domenica 21 settembre 2008

Preparare RFI e RFP in crowdsourcing

Una delle attività che meglio si addice al crowdsourcing è la scrittura di RFI ed RFP.

La scrittura del documento a volte è un progetto; l'intenzione di darne fuori la realizzazione è indice della mancanza di competenza interna sul tema.

Un bell'esempio è quello di SAP su Innocentive per applicazione social all'interno delle aziende.

Anche SAP ha capito quanto siano importanti tali applicazioni, ma probabilmente non ha al suo interno delle eccellenze, ed ecco che ha aperto questo progetto

Come convincere le aziende a iniziare ad avvalersi di questa metodologia

E' chiaro che non scrivo su un blog per il puro piacere di inserire dei contenuti in rete, anche se sono in molti a farlo, ma perchè credo che ci siano degli spazi di business e quindi cerco di sensibilizzare oltre che di ricevere consigli e opinioni.

Uno dei punti principali per un business è il suo mercato in termini qualitativi e quantitativi.

La necessità quindi al di là di quanto già scritto, deve nascere da un bisogno contingente.

Il bisogno a cui rispondere è quello di efficenza e concentrazione sulle attività core.

Per la buona riuscita di un progetto è necessario avere un project manager bravo (ce n'è sempre bisogno) che deve essere ben inserito all'interno dell'azienda, e avere chiari gli obiettivi e i requisiti.

Oltre al PM è necessario anche un team di professionisti, ben preparati relativamente alle attività che saranno loro assegnati.

Recuperare risorse preparate in azienda è sempre difficile in quanto:

- L'aggiornamento richiesto oggi è tale che sono pochissime le aziende (per lo più quelle veramente grandi) che se lo possono permettere
- Le risorse preparate vengono inserite in un percorso di carriera che li porta rapidamente fuori da una forte specializzazione
- Le risorse migliori vengono mantenute dentro team specifici per cui non sono a disposizione di tutti i dipartimenti

Per riassumere se dovessi far partire un progetto internamente ad un'azienda dovrei comunque fare hiring interno, dove tipicamente un 20% è veramente preparato. Di questo 20% per diversi motivi non è detto che io possa avvalermi, in quanto nella maggior parte dei casi sono già allocate.

Mediante una metodologia in crowdsourcing, un'azienda può fare hiring per l'implementazione di un progetto permettendo:

- flessbilità sulla percentuale di in-sourcing e out-sourcing
- governance e management del progetto in casa
- acquisizione di know-how
- best people team

La qualità è garantita dal fatto che le persone che si propongo come sellers nel mercato del crowdsourcing, sono liberi professionisti e quindi sono loro stessi a proporre la loro professionalità.

Il costo per avere il medesimo livello professionale interno sarebbe troppo alto, oltre che non inutile rispetto agli obiettivi aziendali. L'investimato va fatto sulla formazione dei PM e sull'innovazione creativa, evitando invece di focalizzarsi su una tecnologia specifica.

Crowdsourcing e Startups

La creazione e il lancio di una startup segue un andamento molto destrutturato:

- Risorse molto limitate, i primi founder investono i loro capitali
- Struttura societaria non definita, molte volte i founder fanno anche altri lavori, non sempre compatibili con altre attività
- Modalità di lavoro in orari particolari (sere e weekend)
- Difficoltà di reperire le risorse fortemente specializzate nell'ambito delle startup


Grazie a questi fattori (se ne potrebbero considerare anche altri), il crowdsourcing riesce a rispondere alle esigenze dei primi founder dando:

- Costi di realizzazione sicuramente inferiori
- Orari di lavoro compatibili grazie ai timezone
- Un bacino di risorse illimitato in termini quantitativi e qualitativi

oDesk ed eLance, non sono particolarmente focalizzati su questo, probabilmente in quanto hanno già sviluppato un business molto più ampio sullo sviluppo software tradizionale. In ogni caso spingono tramite newsletter le tecnologie più innovative (come iPhone).

Attualmente il servizio che si avvicina di più è Innocentive , che ha come contro l'innovazione, ma non il delivery del progetto.